domenica 4 ottobre 2015

ULULATI SUBLIMI

"Mi sono svegliata affamata.
Erano secoli che non mangiavo e avevo fame di terra, di continenti, di tempeste e di tumulti. Un appetito vorace di profumi mi stringeva il ventre-sale sulla pelle, resina dei grandi abeti neri, erba tenera falciata in primavera. Avevo voglia di mordere carne cruda di un pesce, di ascoltare la sinfonia del mondo, di guardare per vedere veramente e farmi accecare dalla luce, di affondare le mani nella terrra calda e nella gola umida dei lupi".
Questo non è, come qualcuno potrebbe pensare, un brano tratto dal "Dracula" di Bram Stoker, ma il folgorante inizio di un libro scritto da una pianista classica..

Helene Grimaud è una donna che ti conquista per molteplici aspetti ed è per questo che io ne sono profondamente innamorato anche se temo di non avere molte speranze.
Uno di questi è il suo aspetto più somigliante ad una principessa che non ad una musicista come si deduce da questa foto.


Un altro potrebbe essere il fatto che è una delle pianiste classiche più apprezzate nello scenario attuale del concertismo classico e dotata di una tecnica notevole come si può vedere da questo filmato in cui doma  Ravel.
                                                                                                                                 


Ma quello che mi ha letteralmente tramortito è la sua testa...

Nata a Aix-en-Provence nel 1969 da una famiglia  di origine corsa e ebrea italiana, si rivela fin da bambina irrequieta e indisciplinata che riesce a trovare serenità solo davanti ad un libro e, più       tardi, verso i 7 anni, con la musica che entra come un'onda nella sua vita e se la porta via.                   
Nel giro di pochi anni si diploma al Conservatoire de Paris sotto la guida del famoso Pierre Barbizet e incide nello stesso anno il Secondo Concerto di Sergei Rachmaninov che rimarrà uno dei suoi preferiti. Il suo debutto avviene nel 1987 al Festival di La Roque d'Antheron  e spicca letteralmente il volo. Ma presto questa vita non la soddisfa. Nelle camere d'albergo, prima dei concerti, sola, comincia ad avvertire una tremenda inquietudine che le divora il cuore. E' la fame di qualcosa che descriverà poi perfettamente in quella frase iniziale...
Si trasferisce,a poco meno di vent'anni, in Florida a Tallahassee, una cittadina priva di qualsiasi attrattiva e a contatto con una natura selvaggia. Qui accade un evento che segnerà la sua vita in modo permanente: imboccando a notte fonda un sentiero sconsigliato da tutti, incontra Alawa, una lupa che si accuccia subito ai suoi piedi e con la quale stabilisce un  immediato imprinting.
Questo incontro placherà la sua fame e darà vita ad un nuovo corso in cui musica e natura procederanno a braccetto. Il risultato di tutto ciò sarà un nuovo entusiasmo nella musica e la creazione del Wolf Conservation Center per la tutela dei lupi selvaggi nel Connecticut dove lei si trasferisce.


Tutto ciò, comunque, non serve a modificare il suo carattere, ma conserva sempre una visione precisa delle cose in ordine a suoi principi scolpiti nel cuore. Prova di tutto ciò è la famosa rottura con Abbado avvenuta nel 2011. Si sta registrando il Concerto di Mozart n. 23 K 488 per la Deustche Grammophon e si deve inserire una cadenza per pianoforte overossia un momento in cui l'orchestra tace e suona unicamente il solista. Abbado vorrebbe inserire quella originale mozartiana, ma la nostra eroina preferisce quella composta da Ferruccio Busoni, già entrata in repertorio anche da un certo Horowitz... Il risultato è l'annullamento del progetto e la successiva registrazione dello stesso concerto con la Grimaud pianista direttore alla guida di un'altra orchestra... Toscanini se la sarebbe mangiata viva, ma l'avrebbe trovata sicuramente molto indigesta.
                                                    
Nel corso di questi ultimi anni Helene ha scritto tre libri, tutti fortemente autobiografici e scritti splendidamente, ha vissuto amori che l'hanno portata da un estremo all'altro del globo, ha continuato a seguire il centro per la tutela dei lupi selvaggi e ha dovuto affrontare un'altra durissima battaglia contro un tumore allo stomaco che naturalmente ha sconfitto e ciò l'ha resa ancora più forte e determinata.                                                                                                                                                   
Ovviamente continua a tenere concerti in tutto il mondo eseguendo il suo amatissimo Chopin e prevalentemente autori romantici. Marta Argerich, la famosisima collega argentina, ha dichiarato che se Helene si fosse dedicata unicamente alla musica, oggi sarebbe la più grande pianista del mondo. Alcuni critici hanno accostato la signora dei lupi a Glenn Gould, il re del pianismo classico, e in verità il paragone non è completamente azzardato in quanto entrambi hanno la sorprendente capacità di prendere la partitura e trasformarla in qualcosa di assolutamente originale e mai sentito prima.     

Se avete tempo andate su Youtube e deliziate i vostri occhi e le vostre orecchie con i suoi concerti e le sue interviste. Vi assicuro che per un po' di tempo non riuscirete a pensare ad altro che trasformarvi nella tastiera del suo pianoforte pur di essere sfiorati dalle sue dita.



God Bless the Child, again.                                                                   

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